Bone Tomahawk

Tanta roba

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“1997 fuga da New York” è uno dei miei film preferiti di sempre. Perché c’è Carpenter e perché c’è Kurt “snake” Russel.
In “Bone Tomahawk” Carpenter non c’è…. (anche se, giuro, in più di un occasione ero convinto che ci fosse il suo zampino) ma c’è Kurt. Tanto basta.
Anzi avanza.
Perché Kurt si fagocita il film con una semplicità impressionante.
Ottimi, direi superlativi comprimari, ma Kurt è davvero troppo granitico…e gli altri, benché in parte, scompaiono.
Parte lento “Bone Tomahawk”, e lento rimane almeno fino agli ultimi deliranti trenta minuti. Lento non significa noioso.
Significa lento.

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E non è detto che sia na brutta cosa.
si costruisce un attesa…. E quando arrivano i botti il godimento e’ totale.
E’ un western “Bone Tomahawk”, un “weird western” con i cowboy, lo sceriffo, e gli indiani cannibali con le maschere, ma a culo nudo.
Gli indiani cannibali sono na roba epica…..di una potenza visiva micidiale e decisamente stronzi.
Che “Green Inferno” in confronto sembra recitato dai muppets.
Cattiveria e gore ultradistillati.
Purissimi.
Il film che mancava…. Guardatelo.

44 commenti su “Bone Tomahawk

      • Si ne sono sicuro, Kurt nobilita! Guarda di un film come StarGate che più banale non si può – c’è pure la scenetta da Occhio della madre del bimbo egiziano con l’elmetto dei marines – salvo solo il mio amico colonnello O’Neal, che pur banale anche nel nome da reduce, è recitato da grande.

  1. Lupo, sei un genio ed ho letto questa tua recensione anche con un po’ di timore perché ho scoperto questo gioiello pochissimo tempo fa e comunque dopo aver scritto il mio post di cinque mesi or sono dedicato al cinema western: dopo che io ebbi pubblicato quel primo capitolo dedicato alla figura dell’eroe, nel quale avevo lasciato una grande parte alla descrizione del discusso e controverso film (per la sua violenza razzista) “The Searchers”  di John Ford, un mio lettore mi scrisse per chiedermi se avessi per caso visto anche “Bone Tomahawk”, considerato da molti la versione extreme di quella violenza sanguinaria da sempre insita nel genere western, ma fino ad ora lasciata sottotraccia.
    Lo cercai, ne trovai una bella versione via web ovviamente in originale, me lo vidi e fu amore a prima vista!
    Ho visto che oggi è uscito anche da noi, quindi lo comprerò (per chi non lo sapesse, va detto che il film è uscito in Italia direttamente per Home Video, quindi Blu-Ray con audio italiano e video che spacca i culi, anche quelli nudi degli indiani… e secondo me vale la spesa dei 12 eurini con cui in genere viene spacciato).

    Ecco, perché ho letto con apprensione la tua recensione (per altro molto corta, ma tu non sei tipo da tante chiacchiere… sei un uomo di azione!), perché temevo in un tuo apprezzamento timido ed invece hai concluso con le stesse precise identiche parole che io formulai in testa dopo la visione: “Il Film che mancava”!!
    Geniale, perché è vero: non solo mancava a me, ma manca di certo a molti che amano il western, l’horror, il gore, il cannibalismo, le ossa lasciate ad essiccare come la carne secca, cibo dei mandriani…
    E’ un gran film, scritto e diretto da un tizio che prima ha fatto solo il direttore della fotografia (quindi sa bene dove si piazza una cinepresa, ma da lì a dirigere degli attori ce ne vuol e d invece se la cava egregiamente!), dove viene portata al parossismo l’idea di paranoia dei coloni occidentali sulla ferocia dei nativi americani, ma poi supera la paranoia e diviene violenza animalesca, splendida!
    Che bello saperci in sintonia, sul serio!!
    Sono morto dal ridere quando ho letto “Che “Green Inferno” in confronto sembra recitato dai muppets
    Maestro, assolutamente maestro!

    • ma grazieeeee caro Kasa!!! mi inietti autostima e max fiducia!!!! ricordo il tuo spettacolare articolo sul west e sull’eroe. Bone tomahawk pero’ è un western abbastanza atipico. e proprio per questo ci piace ancora di piu’. Kurt è innegabile che sia l’uomo del secolo….. sul genere sto leggendo bene anche di un certo borrowers, il problema è che come sempre non esiste in italico territorio. con bone tomahawk almeno sulla lingua italiana ci è andata bene. il blu ray come giustamente dici tu, vale ognuno dei singoli eurini che costa..e in piu’ ha l’amaray nero che ci piace sempre tantissimo. siiii siamo sempre in sintonia!!!!! epico kasa.

  2. Proprio l’altro giorno c’era wayne che lo cercava disperatamente. Gli ho passato dei link, magari è riuscito a vederlo e sul film ti lascio al suo eventuale commento che di Western è esperto, mentre io ne capisco poco e le mastico di rado.
    Però Kurt piace pure a me, non solo la versione granitica di 1997, perchè io lo adoro anche (di più?) quando fa il cazzone (come in Tango & Cash) o quando fa il sadico (come in Grindhouse).
    E poi ha fatto Grosso guaio a Chinatown e Stargate: uno così come minimo dovrebbe essere Segretario Generale dell’ONU 😀

    • grande wwayne e grande lap. con grosso guaio a chinatown il nostro kurt “jack burton” russell spacca di brutto… mi sono giusto comprato or-ora il blu ray…avevo il dvd ma non ho resistito alla tentazione…..esiste una orribile edizione tedesca con audio ita che non vedo l’ora di ri-spupazzarmi.
      e per quanto riguarda bone tomahawk mi sento di consigliarlo anche a te…son convinto ti piacerà.

  3. Un mezzo capolavoro, un mix tra Western e Horror.

    Tarantino sarà invidioso.
    Anche perché c’è un po’ del suo cinema…ma non manca anche le scene esilaranti alla Eli Roth.

    Da tenere d’occhio questo regista.

  4. Sono contento di trovare qualcuno che ha apprezzato questo film, pensavo di essere esagerato ad incensarlo quando lo vidi diversi mesi fa , ora so di aver visto giusto. Lo vidi sul web in versione originale sottotitolato quindi immagino di aver perso qualcosa nella visione, presumo quindi che lo comprerò in versione home. Ti lascio la mia recensione che feci qualche giorno dopo la visione del film e mi auguro sia di tuo gradimento https://wordpress.com/post/bambooroad.wordpress.com/7997
    ciao e buona giornata

  5. Più leggo le tue recensioni e più mi convinco che si tratti di irresistibili assaggini da aperitivo (quello vero, che prepara la cena e non la sostituisce). Piccole porzioni che però contengono tutti i sapori e le consistenze che il banchetto promesso ci offrirà. Ciò che mi piace di più, inoltre, è che percepisco la passione con cui affronti l’incombenza del lasciare una seppur minima traccia del tuo passaggio di spettatore. Non mi vendi il film, ma il tuo amore per il film. Ed è un bene per cui nel 2016 non avrei problemi a pagare.

    • ciao Dario, ti ringrazio tantissimo…questo commento mi fa super-piacere. Mi rendo conto che il mio amore qui sul blog è relegato ad una certa nicchia di film di genere…e quindi mi fa ancora piu’ piacere sapere che certe cose vengano apprezzate. grazie di cuore

      • La “nicchia” di cui parli, sommo Lupo, è il NOSTRO tempio e tu il nostro grande sacerdote, che ogni volta porti onore e tributi su un altare al quale s’inchina anche il Leader Supremo (personaggio misterioso che spero in un futuro venga svelato trattarsi del vecchio Grand Moff – Governatore Supremo della prima Death Star, quel granitico ed inflessibile Wilhuff Tarkin, a suo tempo interpretato dall’immenso Peter Cushing, che si permetteva di sgridare persino Darth Vader (senza morire!), dato per scomparso alla fine della Battaglia di Yavin… Ma io spero sempre…

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