Zombeavers

Don chuck castoro e tre belle dighe

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Ogni multiforme e adorabile creatura che bazzichi da queste parti, e’ tristemente conscia del fatto che il trash sia uno dei pilastri portanti di questo blog.
Il trash come lo intendo io, come lo intendiamo noi, è sempre e solo trash “involontario”.
Parliamo di film che, vuoi per la negligenza dei registi, vuoi per il periodo in cui sono stati girati, vuoi per il vezzo di un destino crudele, pur prendendosi seriamente, finiscono, visti oggi, col risultare involontariamente ridicoli, al limite del grottesco.
Il trash come lo intendono i cineasti moderni è invece spesso e volentieri trash “Volontario”. Si sale sulla barca del vincitore (penso alla Troma) e se ne esce vincenti, almeno a livello di marketing e di chiacchericcio spiccio sulla rete.
Chi non ha assistito inerme e incredulo all’ascesa dell’Asylum, che si è inventata un nuovo modo di fare cinema, spendendo pochissimo e guadagnando uno sproposito con idee che definire malsane è dire poco?
Nel 2015 credo abbiamo visto di tutto, dagli squali volanti alle pecore assassine.
Ai castori zombie pero’, non ci aveva ancora pensato nessuno.

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Quindi eccolo: “Zombeavers”, che in italiano suonerebbe piu’ o meno come “Castorombie”. Castori assassini, appunto, e zombie.
Con tanto di morso contagioso e “castorizzazione” dei protagonisti.
Se qualcuno sta pensando al tricheco di Tusk, sappia che qui siamo lontani anni luce. La similitudine è invece molto piu’ marcata col buon “Black Sheep“, e col meno buono “piranha 3D”.
Trash Volontario, appunto, ma comunque ben fatto. Investendo soldini e tempo. Non Asylum.
Che se vogliamo è molto piu’ difficile che fare trash Involontario. Perché qui, bisogna essere abili nel cavalcare il filo che separa la commedia splatter dalla cazzata totale. E bisogna saper restare in equilibrio.
Equilibrio precario, che a volte (ma, appunto, solo a volte) Zombeavers perde, pur mantenendosi ben al di sopra della media dei titoli simili.
Godibile quindi, efficace e ridanciano, CGI-free, discretamente ricco di tette nei primi dieci minuti e degnamente splatter negli ultimi venti. Instant-cult a suo modo, pur senza aspettarsi troppo.
E siccome sono in vena di chiacchere ne approfitto anche per segnalare che il film è un prodotto della neonata collana “Midnight factory”.
Confezione sontuosa e ottima definizione, booklet con curiosità e storia del film, e un gruzzoletto di brevi extra. Che se ne parlava giusto qui, nei “cari distributori“, di quanto ce ne sia bisogno.

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All’interno un folder recita: Midnight factory: la promessa. E promette appunto edizioni di livello, packaging strepitosi e extra a volontà.
Per ora lo hanno mantenuto. Speriamo davvero continuino così. Voi se volete, intanto, gustatevi i castori.

43 commenti su “Zombeavers

  1. Un grandissimo ritorno, Lupo e davvero in gran spolvero!
    Il tuo pezzo scivola giù in gola e nel cuore come un mojito fresco, fresco, con quel sapore di menta e zucchero di canna che circonda il rum… così i tuoi castori, uno spot vincente su un prodotto che di certo non è ovvio (come tanto trash oramai prodotto in serie).
    In poche lapidarie parole (non i lunghi discorsi che faccio io) hai analizzato, etichettato e messo sullo scaffale un’intera gamma di prodotti cinematografici che sfruttano il nobile (per gente come noi) appellativo di “Serie B” per fare soldi a palate.
    Sono abbonato Sky, come forse ti ho raccontato altre volte ed in questi giorni stanno passando gli spot della imminente Sharknado Night, con tutti e tre i film Asylum; inoltre mi sono appena visto il trailer degli squali volanti pilotati da zombie nazisti… ebbene mi sono sentito un po’, come dire, “rapinato”… come se qualcuno avesse preso qualcosa di naif e iconico (vedi il bellissimo “Dead Snow”) e ne avesse fatto un serial… mah!
    Comunque Lupo è davvero bello leggerti: il tuo blog dovrebbe aprirsi all’accensione del PC… una sorta di rito mattutino da svolgersi rigoroso, come il caffè o la doccia o il lavarsi la faccia o altro che è meglio non scrivere su un blog pubblico.
    Sei il mio guru!

    • Ecco kasa, e’ grazie a commenti come questo che mi prende la voglia di continuare a postare le mie (nostre) cose… Indi grazie un milione anzi di più… Non detesto l asylum, onore al merito di aver portato in auge un qualcosa di sconosciuto ai piu, ma come te provo un senso di rapina e se vuoi stupro di un qualcosa che c era gia e meglio nel bene e nel male. Viva sharknado ma vivano anche tutti quelli che erano già li, e quelli che arriveranno. Da guru a guru un salutone immenso

  2. L’altro giorno ho beccato l’incipit della trama sul web:
    “Un gruppo di procaci ragazze si reca in una casa su un remoto lago per un weekend di divertimento e sesso”
    e mi son detto: caspita, questo è il film giusto per me!!!!
    Poi però ho glissato, perchè ultimamente ho un sacco di roba da recuperare e qualcosa devo pur lasciare indietro.
    Però tu poi te ne vieni fuori così… e mi tenti… dio se mi tenti…
    Mannaggia a te lupo!!! 😀

  3. Castori zombies?
    e si che avevo vergogna di confessare che avevo visto Black sheep
    bentornato Lupastro
    X questo servono camionate di popcorn e autobotti di birra!! XD XD XD

  4. Quando vedo film del genere che vengono distribuiti in Italia mi vien da piangere, perché ci sono 300 mila film superiori a questa m****, (ad esempio, The zero theorem di terry gilliam, Purge di Antti Jokinen, Metalhead di Ragnar Bragason) povera Italia sempre ultimi in tutto.
    Ovviamente questo è solo la mia opinione ognuno la pensa come vuole 😉

  5. Vabbe me ne è capito uno spezzone sotto il naso e ti ho pensato, maledetto di un lupetto che x te potrei anche essere morta tanto chettefrega…grrrr.
    Con il rientro , forse, ci farò un pensierino.

    Sherachissaseilcastoroimpellicciatopensalkavendetta

  6. Castori che vengono a galla… gnocca e robe del genere… si è vero ce ne sono un sacco esattamente così: tra pirana, pesci palla, polpi, rane assassine e campeggiatrici dalla tetta facile! Ma mi son sempre divertito. Ah i bei tempi di RTV38! :=

      • ma io adoro esattamente questo tipo di film senza eccessive pretese, dove magari scopri un attore\attrice del futuro; con capacità indegne certo, ma che poi ti divertirai a veder considerato\a grande tra qualche anno!

  7. Sono stato felicissimo di vedere comparire una nuova stringa ai miei feed. “Discretamente ricco di tette” è una perifrasi di un’eleganza e di una grazia da grande scuola. Probabilmente non guarderò mai questi filmacci, ma difficilmente saprò resistere al desiderio di leggere i tuoi resoconti.

  8. Ok, questo era un po’ che volevo vederlo. Di sfuggita ne ho già viste un paio di scene (quella drammatica nella cucina o quella sulla zattera con il povero cane, mi pare; quest’ultima mi ha spezzato il cuore) e ormai non posso che vedere questo filmaccio tremendo per intero. Magari anche stasera, che ho bisogno di farmi due risate 😀

      • Credo che Black Sheep, insieme a La novizia indemoniata, sia il mio primo grande amore del trash (ma non lo voglio far sapere a Luigione Cozzi, che è sempre nel mio cuore), con la scena madre della pecora che si schianta a bordo del furgone in un dirupo. Guidando. Vado assolutamente sul sicuro 😀 😀 anzi, mi meraviglio di non aver mai recensito Black Sheep!

  9. Ha ha ha, Lupo sei unico! 😀
    Castori assassini e zombie, trichechizzazioni, vendicatori tossici armati di mocio vileda, ma dove caz… spita li vai a beccare?!?!
    Grazie di esistere e complimenti per la fresca ironia con la quale ce li fai godere in anticipo! 😉

  10. Tette e castori zombie sono da sempre i due più grandi desideri dell’uomo. Per fortuna che esiste Zombeavers e grazie per la recensione che mi ha fatto rivivere quell’oretta e mezzo di visione!!!

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